LE ORIGINI DEL TERRITORIO CALABRESE

In tempi remotissimi, il territorio della attuale Calabria si presentava come un arcipelago.

Il fondo del Mar di Tetide subisce innalzamenti ed abbassamenti, fu un’emersione lenta, ostacolata da giganteschi cataclismi che più volte sconvolsero gli abissi marini.

Durante l’Era Primaria e precisamente negli ultimi due suoi periodi (Carbonifero e Permiano), si verificarono, in Calabria eventi naturali di grande portata conosciuti come "Orogenesi Ercinica".

Questi provocarono corrugamenti dai quali scaturirono fratture seguite da innalzamenti e scivolamenti tettonici. L’arcipelago era formato dall’Altopiano Silano, da Alcune isole delle dorsali appenniniche, dal massiccio del Poro, parte delle Serre e dal massiccio dell’Aspromonte.

 

Durante l’Era Mesozoica (o Secondaria) l’arcipelago si fuse con la dorsale occidentale costituendo scogliere ad insenature multiple che divideva l’attuale Mar Jonio – Tirreno in due mari distinti e saparati.

Appaiano i primi segni della vita vegetale ed animale

 

Solo dopo l’avvento dell’Era Terziaria (130-140 milioni di anni fa) si creò una saldatura con le alttre dorsali appenniniche.

L’energia sprigionata dal sottosuolo sollevò le masse con spinte verticali generando giganteschi terrazzi marini i quali costituirono la frangiatura litoraneo conosciuta come "cimosa".

 

Nel miocene avvenne una nuova vigorosa orogenetica dell’Appennino meridionale, a seguito di un gigantesco sollevamento che creò alle basi dello stesso una serie i lagune originando una serie di depositi di salgemma e gesso. Nella seconda metà del Neogene (il più recente immediatamente prima della comparsa dell’uomo sulla Terra), il mare si estese nuovamente e della Calabria rimase soltanto un fascio ti isole grandi e piccole allineate nel senso degli assi grafici.

Questo periodo rappresentò una svolta decisiva nella storia geologica calabrese in quanto in gran numero di paesi e cittadine poggiano su formazioni ad esso risalenti che si presentano in particolare stato di dissesto.

Passano i secoli e per via della generale retrocessione del mare, l’accumulo di sedimenti organogenici e dei depositi terrigeni, le isole stesse si congiunsero fra loro conferendo al territorio un carattere di unità.

Infine nel periodo Pliocenico glaciale l’enorme quantità ‘acqua che il dovette perdere per la formazione dei ghiacciai del nord, provocò un notevole abbassamento del livello marino, per cui vennero a trovarsi quasi improvvisamente scoperte alcune zone più basse, che prima erano coperte dalle acque.