Percorso impegnativo, in discesa la prima frazione, ed ascesa la parte finale, dal fiume Alli a Sant’Elia.
Percorsi km 13.200, in ore 4.15, con ascesa per 575 mt.
Itinerario: Sant’Elia, Santuario della Madonna di Termine, Termine Vecchio, fiume Alli, Galameone, Sant’Elia.
Termine Vecchio, insediamento rurale risalente al “1500-1600. Realizzato, strategicamente, anche a fini difensivi, su un colle spiovente sul sottostante fiume Alli.
L’insediamento ha avuto, il privilegio, con il gruppo trekking, di un visita esplorativa dell’esimio archeologo Francesco Cuteri.
Oltre alle vestigia dirute, abbiamo ammirato: la fontana con vasca abbeveratoio; il pozzo per la raccolta, riserva idrica; il manto della verde campagna ulivetata e boschiva.
Da sotto il bosco di lecci e corbezzoli emergono terrazzamenti con muri a secco, misteri di antiche colture, possibili vigneti. La passeggiata è proseguita nell’ammirazione del fiume Alli, con le sue spumeggianti cascatelle e “vulli”, memoria storica dei bagni delle comunità di Pentone e Sellia. . Lungo le sponde del fiume Alli, fino a metà “900, vi era una fiorente economia agricola; splendevano rigogliosi agrumeti e pescheti, in seguito distrutti dalle alluvioni.
Lungo l’impervia ascesa, dal fiume Alli a Sant’Elia, si è attraversata la fiorente campagna ulivetata di Galameone, con l’antico feudo dei Mannella, comprendente il casale, frantoio, ex Chiesetta, e case rurali dei contadini; nonché il borgo di Galameone, con il feudo della marchesa De Riso.
Adiacente il borgo di Galameone, spiccano dalla campagna, dei monoliti calcarei che fornivano la pietra per l’industria della calce.
Altra nota storica, il cimitero dei Francesi nell’uliveto. Dopo la fucilazione di Gioacchino Murat, i soldati Francesi, a seguito della battaglia disfatta di Maida, nella fuga, vennero inseguiti e passati per le armi.
