Oggi vi voglio parlare delle origini delle nostre principali sorgenti d’acqua, ad iniziare dai cosiddetti “Pantani”, località ricchissima d’acqua da cui gli antichi pentonesi captavano l’acqua per irrigare le campagne e per riempire le scorte per le esigenze domestiche (otri, vozze ecc). Grazie al loro ingegno riuscirono a portare l’acqua fino al paese attraverso un acquedotto rudimentale fatto dai cosiddetti ceramini, costruendo una bellissima fontana sul finire dell’800. Questa fontana dava acqua leggerissima ai pentonesi e ai viandanti per la Sila. Da qui nascono i toponimi “Supra a funtana” e “Pantani susu”, vicino Cafarda. Successivamente a causa della costruzione della strada la fontana venne sciaguratamente distrutta e il suo ricordo rimane soltanto in qualche foto sbiadita. Negli anni successivi, arrivò in paese l’acqua della Nocella, l’attuale Carbasile, le uniche sorgenti che hanno fornito il paese fino agli anni 70. La foto fa parte dell’archivio del cugino Saverio Capicotto.

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