paola sparta

Ricordo i suoi consigli saggi, i suoi ragionamenti costruttivi, il volto sempre gentile e sorridente. Aveva la qualità di saper parlare con i giovani attraverso la sua arguzia e i suoi motti spiritosi e significativi. Don Paolo portò a Pentone i primi calcio balilla che mise al piano terra della sua abitazione e qui i giovani si riunivano a giocare ma mai si alzavano i toni per rispetto di don Paolo che stava li con loro. Erano tempi in cui c’era ancora educazione e rispetto e lui difendeva attivamente questi valori. Come quella volta in cui, a passeggio con don Virgilio, furono presi in giro presso Carbasile da due giovani forestieri per il loro abito nero, chiamandoli corvi neri; don Virgilio non reagì ma lui li riprese con forza e determinazione sostenendo che comportamenti del genere andassero combattuti e non tollerati. Io lo ricordo con tanto affetto per la sua determinazione, dolcezza e per il suo impegno nella cura dei giovani di allora.

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